Da qualche giorno è diventato virale un video su Tik Tok dove vengono riprese le condizioni del pronto soccorso dell’Ospedale di Crotone. Dopo il video degli zingari che fanno i fuochi d’artificio nel cimitero (mentre mangiano vicino alla lapide di una defunta) e tutti gli altri video-del-cazzo che escono periodicamente in città, per una volta tanto il social viene usato per sensibilizzare su una questione seria.
E qui viene il bello: non sono bastati, infatti, articoli di giornale (sia online che su carta), interessamenti politici, conferenze dell’Asp e quant’altro, ad attirare l’attenzione sul nosocomio pitagorico. Ed alla fine, un semplice video su un social ha riacceso l’interesse a livello nazionale, con tanto di citazioni anche sui grandi quotidiani.
Mi verrebbe da pensare che la maggior parte delle persone oggi passi più tempo a scrollare video su Tik Tok che a leggere i giornali, e forse è così. Perché anche l’Asp ha indetto in fretta e furia una conferenza stampa con i giornalisti per dare spiegazioni. Un fatto curioso, dato che avrebbe potuto anche lei fare un video di risposta.
Scherzi a parte, viviamo in mondo capovolto. Le segnalazioni dei comitati di salute e delle associazioni di malati e dei pazienti cadono nel vuoto, mentre il video di chi capita nel pronto soccorso ottiene migliaia e migliaia di condivisioni. E ci sono anche i soliti avvoltoi che cercano subito di trarre un po’ di visibilità da una vicenda che prosegue da anni, e per la quale, fino ad oggi, non si erano mai spesi.
Che dire? Diciamo solo che i lavori presso il pronto soccorso cittadino dovrebbero (dovrebbero!) partire entro il 2023. Ricordiamo che stiamo parlando di una struttura nuova, costruita ad inizio duemila, e che in questi anni non ha mai avuto nient’altro che la manutenzione ordinaria. Ed anzi, a ben vedere manco quella.
E ricordiamo, infine, che la colletta dei soliti appariscenti è cosa da nulla: agli ospedali vanno date adeguate coperture economiche. Agli ospedali va restituito tutto il denaro destinato alle cliniche private, che come vipere hanno dissanguato il pubblico a loro profitto. Agli ospedali va ridata una gestione che non va inquadrata nell’ottica del risparmio, perché non sono aziende e non vanno gestite come tali.
Questo dovremmo ascoltare, nei video di Tik Tok (ahinoi).
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