Questa mattina in molti hanno notato che una delle “rotonde” del lungomare è stata transennata, nel tentativo di impedire che le persone vi potessero accedere. Questo perché nella giornata di ieri una ragazzina si è trafitta un piede in un tirante in ferro, che sporgeva dai blocchi di cemento usurati e mai riparati.
Un incidente che ha allertato l’intero quartiere, che però nulla ha potuto fare per aiutare la giovane: il ferro infatti le ha trafitto il piede in lungo, entrando grossomodo verso l’attaccatura delle dita ed uscendo quasi alla caviglia. È stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco e del personale medico del 118 per estrarre il piede, e trasportare poi la malcapitata in ospedale.
Fortunatamente, nonostante la brutta ferita la giovane non è in pericolo, e con le dovute cure del caso si riprenderà presto. Resta però lo sgomento per un incidente del genere, avvenuto per altro in un’area che notoriamente necessita di interventi, mai realizzati.
L’anima in ferro dei blocchi in cemento e cubilot è oramai visibile in buona parte del lungomare, e qui ha rappresentato un “caso limite” visto che il ferro era ormai addirittura alzato ed esposto, ben lontano dalla sede del manufatto. Un vero e proprio pericolo, segnalato sui giornali a più riprese e sui social network, senza però mai destare l’intervento dell’ente comunale.
Ente che, col senno di poi, ha transennato l’area in attesa di effettuare (si spera) i lavori. Una precauzione del tutto inutile, dato che, sebbene il ferro incriminato sia stato rimosso, ve ne sono molti altri esposti e pericolosi. Perché non sono stati tagliati, prima di transennare?
Come funzionano le cose a Crotone rimane un mistero. Appare evidente invece l’approssimazione dei lavori pubblici, che si attivano sempre e solo dopo un danno (o peggio ancora una tragedia). E nessuno sembra provare neppure un minimo di vergogna per tutto ciò.
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