Oramai, giorno dopo giorno, apprendo di nuove iniziative editoriali dannatamente interessanti delle quali non sapevo assolutamente nulla. Quest’anno mi sono già concesso un’abbonamento ad un nuovo giornale, sto collezionando primi numeri di settimanali e mensili nel nuovo formato da quotidiano, e mi rammarico del fatto di non poter comprare le copie di alcune riviste e pubblicazioni che pur mi interesserebbero.
Pubblicazioni che ultimamente spuntano fuori come funghi, belle, interessanti, curate e variegate. Un bene che purtroppo non coincide con le mie disponibilità economiche, e che in ogni caso rappresenterebbe una spesa sostanziosa per più di qualcuno.
L’ultimo prodotto in questione l’ho scoperto proprio poco fa sul Post: si tratta dei volumi di The Passenger, che sono già venti, l’ultimo dei quali dedicato all’oceano. Questi articoli promozionali sono fatti apposta, lo so, ma in questo momento non riesco a smettere di pensare a quanto vorrei leggere questo numero e magari recuperare anche i precedenti.
Dubito di trovarlo, a Crotone. Vedrò quello che posso fare. Ma è indubbia una cosa: ci sono troppe novità editoriali, in Italia, in questo momento. E sia ben chiaro, non è un male. Solo che così è impossibile permettersele tutte, e dover scegliere è sempre più difficile.
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