Chissà quale viscido buontempone ha pensato fosse opportuno chiamare la Polizia per le scritte “ingiuriose” comparse sul murales che Jorit sta realizzando a Crotone. Perché succede anche questo, nel 2022, per di più in un periodo in cui si tende ad esaltare con sprezzo i valori delle democrazie occidentali tra cui figura la libertà di espressione.
La “colpa” del noto writer infatti è quella di aver scritto alcuni riferimenti a Mario Draghi ed a Joe Biden sullo sfondo del murales. Le parole del tanto decantato Rino Gaetano devono aver fatto storcere il naso a qualcuno: troppo “politico” l’accostamento fatto, troppo “di parte”. Ma a chi? Ad un comune cittadino? Ad un qualche referente politico locale? È un mistero, forse destinato a rimanere tale.
Quel che è certo è che gli agenti di polizia si sono mossi per un motivo inesistente. Il graffitaro è autorizzato dal Comune, il lavoro è stato segnalato e pagato, e l’identificazione del soggetto costituisce un grave abuso di potere. Non sussiste infatti alcuna base logica per quanto accaduto, dato che non sono state scritte ingiurie, offese o altro. Perché la polizia si è spesa in questa identificazione?
Sarebbe necessario un doveroso chiarimento, da parte della Questura di Crotone. Anche se tutto è destinato a cadere nel vuoto.
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