Nel tardo pomeriggio di ieri ho ricevuto l’ultima copia del Manifesto prevista dal mio abbonamento postale. L’ultima perché ho deciso di non rinnovare l’abbonamento, e limitarmi alle sole copie digitali. Per più motivi.
Anzitutto, il delay temporale. Ieri pomeriggio (25 marzo) ho ricevuto la copia che avevo letto la mattina del giorno prima (24 marzo). Già questo basta a spiegare il controsenso della situazione, perché la copia cartacea che arriva un giorno e mezzo dopo serve a poco. Al più, serve come archivio cartaceo da poter sfruttare in altri modi, ma questo è un aspetto che nulla ha a che vedere con l’informazione e con la voglia di leggere un giornale nel suo format (che continuo a preferire rispetto alla visualizzazione digitale).
Al più mi aspettavo di ricevere il giornale nella tarda mattinata, o nel pomeriggio dello stesso giorno. Ma così si vanifica il senso di un abbonamento postale, visto che parliamo di un quotidiano, che per sua natura già al mattino può risultare obsoleto in alcuni passaggi. Ma questo è un problema sicuramente geografico, perché si sa: la Calabria è la terza isola d’Italia.
L’alternativa resta l’edicola, che forse è la scelta migliore. La speranza a questo punto è che sia approvato questo bonus editoria per l’abbonamento a giornali e riviste. Anche se, vista la situazione, non c’è da sperarci troppo.
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