È il costo della benzina verde oggi, in città, grossomodo presso tutti i distributori. Un prezzo altissimo, che a memoria non avevo mai registrato prima d’ora. Il diesel è leggermente più basso, a mille e sette e rotti: ed anche lui non se la passa bene.
Fortunatamente gli spostamenti in auto sono limitati, altrimenti sarebbe una bella mazzata visto che con 50€ fai meno di 30 litri. Una mazzata che si unirebbe alle altre, tra bollette aumentate e generi alimentari più costosi. Ma vabbè, ormai è così e sembra quasi demodè lamentarsi del rincaro prezzi.
Quello che voleto annotare, tuttavia, è un altra cosa. Ossia il fatto che nell’arco di appena un paio di anni ho potuto segnare nella mia breve vita i due massimali di prezzo per la benzina: il più basso che abbia mai visto è stato nel periodo del lockdown – 1,399 nell’aprile del 2020 – mentre il più alto è quello di questi tempi. Ripeto: 1,839 al litro, con possibilità di aumento.
Già, perché è dallo scorso settembre che diversi analisti ed esperti hanno profetizzato la “benzina a due euro”, scenario che inizialmente era stato deriso ma che oggi sembra non solo verosimile, ma anche vicino. Ad inizio anno la verde (sempre in città) era a 1,799, poi salita a 1,803, poi a 1,819 ed ora a 1,839. Magari entro fine mese ha superato i 1,850. Vedremo.
Crotone è sembre stata più cara rispetto alla media nazionale, e di fatti la media è ancora sotto l’1,8. Non mi sono mai spiegato il perché, forse dovuto al fatto che siamo mal collegati… ma avere gli stessi prezzi dei distributori presenti in alcuni piccoli centri montani (sicuramente ancora più difficili da raggiungere) è veramente esagerato.
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