Il dibattito attorno alla candidatura di Silvio Berlusconi inizia a farsi surreale. Per certi versi, la classica propaganda continua a dare i suoi frutti: notizie false e fesserie diventano un alibi incontrastabile.
Questa sera mi è capitato di ascoltare – per forza di cose, visto il tono della voce – un gruppo che parlava della vicenda. Due coppie, mariti e mogli, in assetto da passeggiata veloce post cena, incuranti del sabato sera. Questi gruppi, camminando, spesso non parlano tra di loro ma, letteralmente, gridano.
Nello specifico, l’argomento di discussione era la corsa al quirinale, in evidente chiave di lettura pro-cav. Tra le varie cose dette, sono emerse le solite balle che in genere le persone di mezza età (ma non solo loro) sono propense a bersi tra una scrollata di facebook e l’altra.
In particolare, secondo il gruppo tutti i leader europei sarebbero a favore di Berlusconi, e addirittura il presidente degli Stati Uniti si sarebbe espresso in suo favore. Affermazioni che cozzano pesantemente con la realtà, ma si sa: certe balle sono più digeribili. E poi giù con le solite cose, dai posti di lavoro creati fino al suo “amore” verso l’Italia.
Già il solo fatto che attorno ad un possibile Presidente della Repubblica ci sia così tanto torbido nella sola narrazione, è un motivo in più per reputare un’eventuale vittoria di Berlusconi come un sciagura.
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