È come dovrebbe essere l’informazione in Italia. Non superficiale, scarna o scevra: al contrario. Deve essere in grado di affrontare un tema con semplicità, far comprendere al lettore la questione senza dovercisi focalizzare per giorni o settimane. E da oggi, in edicola, c’è un nuovo settimanale-giornale che ha questo obiettivo.
Proprio qualche settimana fa avevo scritto del fatto che, acquistando una copia di Repubblica oltre a quella de Il Manifesto, è apparsa chiaramente la differenza tra i due giornali. Il primo estremamente grande, il secondo più esile. Eppure, nonostante la “limitazione” di pagine e notizie, la qualità dell’informazione credo sia prioritaria rispetto al buttare dentro troppa roba.
Evidentemente qualcuno ci aveva già pensato, ed il team di Internazionale ha pensato di riversare la sua esperienza pluri-trentennale in questo nuovo progetto. Non è l’unico nuovo-giornale venuto fuori in questi anni. Oltre ad una tendenza a far rivivere le riviste cartacee (oltre ai classici Espresso e Panorama ora si trovano anche diversi altri prodotti editi da giornali come Il Fatto Quotidiano e Tpi), negli utlimi anni sono stati pubblicati anche nuovi giornali cartacei, come Domani.
Un po’ tutti però, a mio avviso, hanno seguito una linea più grossolana: cercare di inglobare quanto più possibile – in termini di notizie o argomenti, focalizzandosi eccessivamente su temi politici – cadendo come spesso accade nell’eccessivo editorialismo. Troppe opinioni attorno ai fatti. E come dico sempre: per quelle basta a vere un blog.
L’informazione invece deve raccontare cosa succede. Deve spiegare i numeri. Deve rendere comprensibile un fenomeno altrimenti etichettato. Appunto: deve essere più essenziale. Limitarsi, per così dire, a fornire la base (seria) per la futura discussione. Ed a questo può affiancare un lato editoriale, di commento, senza fargli prendere il sopravvento.
Questi concetti evidentemente sono stati ripresi dal team di Internazionale, che oggi sen’è uscito con questo primo numero in edicola (che ho faticato molto a trovare, qui a Crotone). L’essere un settimanale a forma di giornale è una cosa strana, ma al tempo stesso intrigante. Nel complesso, buona la prima: vedremo come si evolverà.
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