Continuo a notare come si pretenda di utilizzare nomi vecchi, desueti ed in disuso per riferirsi a vie e luoghi della città. In genere non siamo molto attenti, ai nomi delle vie, ed usiamo nomi alternativi per indicarle. In altri casi, invece, si pretende di usare nomi che non lo sono più.
Ad esempio, pochi giorni fa è comparsa la nuova pubblicità di una rinomata profumeria sita in quella che oggi si chiama Via Silvio Messinetti, e che in passato si è chiamata Via Vittoria, Via della Vittoria Fascista, Via Pitagora e chissà quale altro nome prima degli anni 20 del ‘900.
Eppure, nel banner non è presente nessuno di questi nomi. Viene indicato come luogo una generica Piazza Vittoria, nome che in passato aveva l’attuale Piazza Pitagora, distante poche decine di metri. Questo nome è stato spesso usato anche da altre attività vicine come riferimento generico, ed è oggi rievocato solo da alcune di esse.
La domanda è: perché? Tale nome può essere utilizzato ancora da una ristretta platea di avventori – quelli più anziani – dato che per i più ormai quella è Piazza Pitagora. Ma pur volendo usare il nome della vicina piazza anziché della via, perché pretendere di usare prorio quel nome?
Mistero. Che poi è più una curiosità, che trova le sue radici forse nei ricordi e nella storia locale o forse nella politica, e nell’attenzione che molti nostalgici e destrorsi nutrono per i vecchi nomi del regime, al punto da usare ancora quelli.
Detto questo, speriamo che nessuno cerchi quell’indirizzo su qualche navigatore o mappa. Potrebbe metterci molto, ad individuare un luogo così semplice da trovare, se solo indicato in maniera corretta.
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