Questa mattina è stata scoperta una nuova installazione artistica donata dai commercianti del centro alla città. Si tratta di una raffigurazione della sezione aurea, contornata da altri simboli frasi estrapolate dai “comandamenti” pitagorici. Iniziativa lodevole, anche se a scoprire la sezione aurea non fù Pitagora.
È doveroso premettere che – come ripeto sempre – quando si parla di tempi così antichi non si possono avere certezze certe. Non bisogna mai prendere come oro colato ciò che riportano le fonti, ma trovare il punto di convergenza tra mito e storia, tra fantasia e realtà. Un compito difficilissimo, del quale spesso (e volentieri) facciamo a meno.
Ad esempio, la sezione aurea: notoriamente parliamo di un concetto appartenente alla scuola pitagorica, perché proprio all’interno di questo antico circolo venne concepito e sviluppato. Il fronte storico però anticipa il concetto di sezione aurea già al periodo babilonese, trovando esempi anche nell’antico egitto.
Ma non andiamo troppo indietro, che sennò ci perdiamo. Limitiamoci alla scoperta effettuata, verosimilmente, nel VI secolo all’interno della scuola pitagorica. Una scuola composta da numerosi discepoli, spesso molto validi. Come tale Ippaso di Metaponto, antico filosofo al quale, secondo Giamblico, fù l’ideatore di tale sezione.
Non Pitagora, quindi, ma un appartenente alla sua scuola. Tale informazione, a Crotone, non è mai stata recepita. Al punto che anche in tempi recenti sono stati stampati opuscoli e documenti con affermazioni che non tengono conto di tale fonte storica. Noi attribuiamo tutto a Pitagora, e cerchiamo di mantenerne vivo un feticcio con tali iniziative.
In Piazza Pitagora, dove già esiste un monumento (poco distante) al filosofo e dove si parla da anni di posizionare una sua statua, è stata installata la raffigurazione del pensiero e dello studio di un altro filosofo. Forse dovremmo rinominarla da Piazza Pitagora a Piazza Ippaso. O farci andare bene la superficialità con la quale cerchiamo di collegare una scoperta della scuola pitagoria al filosofo.
Lodevole, in ogni caso, l’iniziativa dei commercianti che hanno donato un nuovo arredo urbano e che si spera possa rimanere, anche in futuro, nelle disponibilità dell’ente. Magari posizionato altrove, o anche nella stessa piazza ma non al centro della rotonda. Li, dove vogliono piazzare una statua, la cosa giusta da fare è piantare un albero.
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