Annata strana, questa del 2021. Siamo a fine maggio e fa ancora piuttosto freddo, un po’ più del solito, al punto che solo oggi ho fatto il primo bagno. Acqua “gelida” e vento altrettanto freddo, a certificare un clima differente o una differente percezione di esso.
In fondo, sto invecchiando anche io. Se prima un bel bagno non me lo toglieva nessuno già verso fine aprile, con le prime giornate di sole tiepido e caldo piacevole, ecco che oggi ogni motivo mi sembra buono per rimandare. C’è un po’ di vento, l’acqua è increspata, è nuvoloso. Scuse.
La verità è che forse ho più freddo, e che anche se ci sono quasi trenta gradi sto bene. Non ho più quel caldo appiccicoso, fastidioso, quella smania di rinfrescarmi: mi basta un po’ d’ombra ed una leggera brezza.
Ad ogni modo, nella mia prima giornata di mare, ho da appuntare due cose: oltre al freddo dell’acqua, un forte odore di… sporco, di morte, di acqua putrida. Sarà quel signore che raccoglie ricci, cozze e patelle tra gli scogli e li lava nell’acqua dove ci si fa il bagno. Ma è un odore troppo intenso per essere solo quello.
Speriamo solo che non sia il preambolo della stagione, che già si preannuncia ancora più affollata rispetto allo scorso anno.
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