Quando si vuole, si possono fare passi da gigante. Certo, in Calabria c’è bisogno di tempo, ma alla fine c’è chi ci riesce per primo e ti ricorda il divario tra le varie città di una stessa regione. Ed oggi, a fare il passo avanti degno di nota, c’ha pensato l’Atam, prima azienda di trasporto ad essersi interfacciata con Google Maps.

Sembra una fesseria. Una cosa di poco conto. Ma in Calabria buona parte delle aziende di trasporto pubblico locale non sono collegate ai principali servizi di routing. A Crotone non è possibile avere neppure una mappa delle fermate, ed i percorsi sono ancora nominati senza riferimenti precisi.

A Reggio Calabria invece l’Atam si è interfacciata con Google, fornendo dettagli ed informazioni a chiunque ne faccia richiesta. È possibile calcolare un percorso, un tragitto, sapere orari, fermate… il tutto utilizzando non le applicazioni scrause fatte a risparmio, ma un’app che abbiamo e conosciamo tutti.

Di per se questo non è un miglioramento del servizio, anzi, è solo un surplus offerto dall’azienda. Non cancella i problemi atavici ed i disservizi lamentati dagli utenti, ma punta nella direzione giusta.

Quanto sarà necessario per far sbarcare questo servizio anche in altre città capoluogo? Sembra una domanda banale, ma è invece molto importante porsi questa domanda. Perchè spesso sentiamo parlare della necessità di rilanciare il trasporto su gomma (e su rotaia), sia a livello locale che regionale.

Una buona rete di bus potrebbe sopperire alle mancanze di trasporti. Un primo passo, sarebbe proprio quello di censire le ditte esistenti ed i loro percorsi, urbani ed extra urbani, al fine di avere una rete consultabile pubblicamente su uno dei più noti ed importanti servizi del mondo.

Fantascienza? Magia? No, semplice volontà.

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