Fermi tutti: lo hanno rintracciato. Dopo una “meticolosa attività investigativa”, alla Questura sono venuti a capo di un intricato mistero, potendo vantare anche una certa celerità nelle indagini.
Di chi stiamo parlando? Di un ragazzetto che si è fatto riprendere mentre imbrattava con la bomboletta qualche cartellone a Parco Pitagora. Nel giro di poche ore, è stato messo alla gogna pubblica prima dal consorzio che gestisce il parco ed oggi dalle stesse forze dell’ordine.
Lo stesso museo aveva denunciato il fatto con un post di prima mattina, pubblicando le immagini riprese dalle telecamere. Scarabocchi, scritte ingiuriose, tag e disegni… pare che sia riuscito ad imbrattare mezzo parco del tutto indisturbato, senza che nessuno lo notasse, in pieno giorno e con cane a seguito.
Oggi, a meno di 24 ore dal fattaccio e dopo innumerevoli articoli indignati e sconvolti, il giovane vandalo è stato “preso”, ed è un degno trofeo da esibire e da sbandierare.
Gioiscono alla Questura, dove si vantano dell’operazione in un comunicato ufficiale (fatto copia e incolla sui giornali locali).
Si vantano i giornali stessi, che tirano in ballo legalità, mafia, corruzione, in un caso di cui al massimo si può parlare di maleducazione e scarso senso comune.
Si vantano i gestori del parco/museo, che hanno ottenuto visibilità e interviste sulla pelle di un minorenne.
Minorenne che probabilmente sarà segnalato e multato, o peggio ancora denunciato per danno al patrimonio, essendo il parco un’entità pubblica.
Cosa sia passato nella sua mente, per convincerlo a fare una mossa così stupida, è difficile da dire. Anche perché il “vandalo diurno” è strano, inconciliabile con la stessa attività vandalica che vorrebbe portare avanti.
Quel che è certo, è che l’intento nella mente di tante altre persone è chiarissimo.
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