È notizia di ieri che il neo-assessore Sandro Cretella sta verificando come destinare 150 percettori del reddito di cittadinanza alla cura del verde pubblico ed altre attività manutentive (verosimilmente collegate ai vari parchi “abbandonati” e non solo). Si tratta di una notizia importante, che dimostra in modo inequivocabile un primo, netto e concreto cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione, che pur aveva avuto il vantaggio temporale di disporre per prima della platea di recettori da impiegare per progetti pubblici.
Ma non l’ha fatto, e non ha mai avuto intenzione di farlo. L’amministrazione Pugliese, come ricorderete, ha preferito deridere il problema finendo anche alla ribalta in diversi talk-show generalisti. Di fatto si sono disinteressati del problema, non tenendo in considerazione le informazioni fornite dal centro per l’impiego e non decidendo di utilizzare i percettori di reddito di cittadinanza, così come previsto dalla legge in vigore, per interventi di pubblica utilità.
E se non è stato fatto, c’è ovviamente un motivo: prima di essere commissariata, l’amministrazione Pugliese scelse una ditta esterna per “rimuovere le erbacce” (si, c’è scritto proprio così nella delibera), pagandola circa 36.000 per fare un lavoro che avrebbe dovuto svolgere l’Akrea, anchessa pagata profumatamente. Fui tra i pochi a scriverne, e dopo quell’articolo qualcuno andò a scoprire che si trattava di una ditta legata a dei parenti dello stesso sindaco… che, comunque, fece un intervento di “pulizia” nel solo centro cittadino, senza minimamente affacciarsi in periferia o anche solo sul lungomare.
Poteva Pugliese usare la legge a vantaggio della comunità? Si, poteva. Ma preferì sfruttarla a vantaggio personale. Ma di qusto ne renderà conto alla giustizia, quando e se arriverà, dopo il commissariamento che vedrà indissolubilmente legato il suo volto alla mala gestione economica dal 2016 al 2019.
Per questo motivo, è importante iniziare a vedere che l’amministrazione si interfaccia alla legge ed alle regole nazionali, sfruttando a vantaggio di tutti ciò che già si può fare. Ben vengano i 150 percettori di reddito di cittadinanza a cura della città, sempre che gli stessi siano davvero disposti a mettersi in gioco ed a farlo veramente.
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