Cercare di fare la cosa giusta non corrisponde sempre a fare la cosa giusta. E nel mondo dell’ecologia, del riciclo e dell’attenzione all’ambiente, è facile perdersi in un circolo vizioso di falsi miti.
Vi porto ad esempio quello che mi è capitato con questi due zirricéddi da cinque litri. Olio d’oliva biologico, produzione controllata e certificata, chilometro zero e, lasciatemelo dire, buonissimo. Quando lo comprai, mi proposero la latta al costo di 5€, in modo da poterla riutilizzare per conservare l’olio in casa più facilmente (rispetto al classico zìrro tondo).
Morale della favola, ora che ho terminato tutto quell’olio, le latte non le vuole più nessuno. Lo stesso produttore non ne vuole sapere di riempirmele nuovamente, ma mi propone sempre nuove latte, sempre al costo di 5€. Insomma, dopo averle comprate per evitare di consumare bottiglie o altro, mi sento dire che le latte vanno solo smaltite.
A questo punto, è evidente uno dei limiti dell’ecologia moderna. Perché prima di queste latte, anche io usavo il classico zìrro da 30 litri, da travasare poi nelle bottiglie di vetro. Un ingombro in più, ma con la certezza che lo zìrro, dove lo porto porto, me lo riempiono. In questo caso invece, l’innovazione più pratica e comoda si è rivelata un po’ una mezza fregatura, che mi costringe a dover comprare di volta in volta delle latte da dover poi buttare.
Per questa volta non fa niente, anzi: fesso io che ci sono cascato. Tuttavia, permettetemi di affermare che i vecchi metodi, un po’ più difficoltosi e lunghi, sono i migliori. Più economici, più ecologici, più giusti.
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