La situazione rifiuti in città non è stata risolta. La spazzatura viene raccolta a singhiozzo, e spesso si lascia accumulare una montagna di sacchetti prima dell’intervento degli operatori. La storia la sappiamo già: i camion dell’Akrea possono raccogliere solo una certa quantità di rifiuti al giorno, e devono prediligere quelli dentro i cassonetti. Quelli accatastati fuori si raccolgono non appena possibile, e questo vuol dire ogni tre, quattro, cinque e più giorni.
Ormai è davvero inutile e stressante, per me, continuare a ripetere le solite cose. Ma c’è una novità: perché avevo fatto un bel nodo al fazzoletto verso metà giugno, riguardo la promessa di Akrea – e più nello specifico del suo nuovo manager – di normalizzare la raccolta dei rifiuti e di far partire la differenziata “entro due mesi”. Perché da quel giorno di mesi ne sono passati già 3, e non sembra essersi profilata alcuna soluzione. Nulla di nuovo all’orizzonte.
Certo, il periodo pronosticato era troppo stringente per una riforma del genere, e c’è anche da dire che la situazione non dipende unicamente da Akrea, ma anche dal complesso sistema di conferimento rifiuti messo in piedi dalla Regione, che vede Crotone come unico approdo durante le situazioni emergenziali. Tuttavia, con l’estate oramai quasi alle spalle (e quindi con sempre meno residenti in città, che conferiscono meno spazzatura rispetto ai periodi di massima), inizia ad essere evidente la difficoltà di Akrea nel garantire la normale raccolta.
Nel frattempo, sono comparsi in città numerosi cartelli come quello che vedete in foto: gente che vive praticamente a ridosso dei cassonetti ricolmi e maleodoranti, e che non riesce più a sopportare quella puzza e quella vista. Gente esasperata, che non sa più a che santo rivolgersi, che vede come unica alternativa quella di “stracciare” la tessera elettorale… Sono esasperazioni comprensibili, nate da sfoghi ed insofferenze sempre più dilaganti.
Non resta che aspettare che Akrea batta un colpo, anche solo per aggiornarci sulla mancata partenza dei suoi progetti. Verosimilmente, se ne parlerà con il nuovo sindaco. Con calma.
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