Ricercare, ripercorrere, ricostruire, valutare, catalogare, scoprire. Fare ricerca in questa terrà è difficile, ma da molte soddisfazioni: si riesce ad avere un quadro chiaro di una situazione, di un periodo, di un evento, e lo si può contestualizzare all’interno di un quadro spesso poco chiaro, ossia quello della storia del mezzogiorno.
Non è affatto facile fare tutto ciò: ci vuole tempo, molto tempo, e spesso anche denaro. Il tutto per raccimolare appena qualche like e qualche condivisione, spesso da parte di persone che leggono in voltata il frutto del tuo duro lavoro per il quale non chiedi niente e non vedrai niente. A volerli sommare, ci ottieni più critiche e commenti negativi che stimoli e ringraziamenti.
Ma va bene così, continui, ricerchi, scopri, elabori e metti a disposizione di tutti. Ti sforzi, fai dei sacrifici, ti obblighi a dedicarti ad altro, il tutto per la semplice volontà di poter capire e spiegare, senza alcun fine se non quello della conoscenza. Fai tutto ciò per poi trovarti di fronte a questo, e vederlo con decine e decine di condivisioni, commenti, like e quant’altro.
Alché pensi: a che cosa è servito tutto il mio lavoro? A cosa è servito farsi in quattro per andare a Castelsilano, a sentire dei testimoni oculari, a cercare storie, ad intervistare gli abitanti del luogo, a farsi i chilometri di macchina a tua spese nel tentativo di dare un contributo ad una discussione unicamente polarizzata sulla tesi del complotto?
Ve lo dico io a che cosa è servito: a niente. Come si suol dire, c’ho perso acqua e sapone, perché a voler lavare per forza la testa del ciùccio non può accadere nient’altro.
Ogni mio sforzo è stato vanificato dal solito articolo complottista, senza alcuna base, senza alcuna fonte, senza nient’altro all’infuori delle solite, vecchie teorie che puntano unicamente in una sola direzione. Tutto ciò è bastato per rendere questo articolo più apprezzabile di una testimonianza sul posto, a distanza di quarant’anni da un evento che nessuno più ricorda.
Avete ragione voi. Avete ragione tutti: il fesso, qui in mezzo, sono proprio io.
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