In città non c’è mai stata una cultura esplicitamente dedita al mettere nero su bianco il proprio pensiero. La volatilità delle opinioni – specialmente quelle politiche – è una caratteristica che ben contraddistingue i crotonesi, spesso pronti a rimangiarsi la parola ed a negare, categoricamente, di aver mai pronunciato una determinata frase.
E non c’è da stupirsi se in questo contesto non è mai fiorita una cultura da blogger: nel marasma di opinionisti tra i quali si può annoverare anche il sottoscritto, troviamo una folta schiera di commentatori politici da social, pronti a cancellare o rimuovere ogni post-fuori-posto, a scusarsi per ogni castroneria detta, a giustificarsi per ogni bufala condivisa. Tanto, ognuno può dire ciò che pare e cancellarlo al momento opportuno.
Anche per questo i blog sono visti come uno strumento mirato, utilizzato da qualcuno ad un determinato fine. In fondo è l’accusa mossa al sottoscritto sin dai primi cenni di notorietà, l’oramai classico chi-ti-paga, o per meglio dire chi-ti-manovra. Si cerca di vedere sempre chi c’è dietro un individuo, prima di accettarne un pensiero concreto.
Ed in una città dove, sostanzialmente, non esistono più altri blog a parte questo, assistiamo inermi al crescente fenomeno dei blog anonimi: lo scorso anno era saltato fuori “il vikingo italiano”, gestito da alcuni dissidenti della Lega cittadina contro Cerrelli, senza sortire però grossi risultati, oggi invece salta fuori “il krotoniate”, che si presuppone voglia raccontare le cose così come le vede, senza filtri ed inganni, pur senza metterci la faccia.
E diciamolo subito: è o non è un classico esempio di blog creato ad arte, appositamente per la campagna elettorale in corso? Anonimo, su blogspot, senza alcun cenno o riferimento. Un nuovo santone pronto a snocciolare la sua verità, che altro non è che uno scribacchino, mosso più verosimilmente da qualche bustarella che non da fervore critico o politico.
L’ambiente, in città, è questo in fondo, ed è monopolizzato da tanti adulti che si fanno la guerra per il potere supremo: il controllo del palazzo. Una immagine chiara e concreta di quello che è il krotoniate, oggi giorno.
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