La vicenda che riguarda il PalaMilone sta rasentando il grottesco: dopo ben due intimazioni di sgombero ed un inventario “forzoso” da parte del Comune, il Consorzio ha protestato, ricorso al TAR e si è “vendicato” con una piccola guerra di esposti. In tutto questo marasma, dal Comune di Crotone è arrivata una nuova intimazione: sgomberate il PalaMilone o lo faremo “con la forza”. Si predispone dunque lo scenario più triste, l’epilogo più penoso per questa vicenda fatta di misteri e mezze verità, ossia l’intervento delle forze dell’ordine per far allontanare qualche atleta ed un uomo in sciopero della fame.
Sarebbe una scena tristissima, aldilà di tutto. Ma di per sè, questa vicenda è già tristissima. Da una parte abbiamo un Comune che fa trasparire la sua inadeguatezza nella gestione degli impianti pubblici, fatta di “favori” e clientelismo per avvantaggiare questa o quella società sportiva. Dall’altra, abbiamo consorzi e associazioni sportive che non rispondono nel merito, ma parlano solo di “diritto allo sport”, di “diritti negati”, di “forzatura” e di “incostituzionalità”. Nessun confronto, solo urla, nella speranza di riuscire a passare dalla parte del giusto. Alla crotonese.
Ma c’è anche un altro aspetto, di cui tener conto: ed è il ruolo della stampa locale, spesso troppo vicina ad una sola parte in causa. E l’esempio perfetto ci viene proposto – manco a farlo a posta – dal Crotonese, già da tempo avvezzo a pubblicazioni discutibili e insinuazioni pretestuose ed infondate.
Veniamo al fatto: ieri il quotidiano online pubblica l’articolo “Vicenda Palamilone, il Comune agli sportivi: via da lì o useremo la forza“, e sulla fine dello scritto leggiamo: “Proprio martedì di fretta e furia sono state apportate delle modifiche al regolamento comunale per la gestione dell’impiantistica sportiva che, però, dall’albo pretorio del comune non è consultabile. Quasi fosse un segreto di Stato“.
Ovviamente, non si tratta di alcun segreto di stato, dato che il documento è stato pubblicato il giorno stesso. È possibile visionarlo tramite l’Albo Pretorio o scaricarne direttamente il file dal sito istituzionale. Tant’è vero che al Crotonese ci fanno un ulteriore articolo, “Impianti sportivi, il Comune vara il nuovo Regolamento“, senza tuttavia correggere il tiro sullo scritto precedente.
Ricorderete un caso simile, quando sempre lo stesso quotidiano insinuava la mancanza dei documenti riguardanti la bonifica dell’area industriale. Documenti che erano disponibili anche online (a chi disponeva di un accesso al sito), e che a breve distanza vennero pubblicati praticamente da tutti. Ed una lunga serie di affermazioni del genere, che in passato mi portarono a disdire il mio storico abbonamento.
La domanda che mi pongo, a questo punto, è una sola, ma è superfluo anche porsela.
Lascia un commento Annulla risposta