Nei giorni scorsi è iniziata una massiccia campagna di “sanificazione stradale” offerta dalla società Envì Group, e quindi ovviamente attribuita al patròn del Crotone calcio. La richiesta di sanificazione è stata richiesta a gran voce dai tanti capipopolo, specialmente online, con duri attacchi per il fatto che, secondo loro, si trattava di un’operazione “che doveva già essere portata a termine” e dunque “essenziale per la sicurezza“.
È una questione che sta impegnando un po’ tutta Italia, di questi tempi, dove è piuttosto frequente vedere imponenti squadre di operatori che “sanificano” o, per meglio dire, disinfettano strade e luoghi pubblici, all’aperto o al chiuso. Tuttavia, sebbene di primo impatto possa sembrare una cosa “utile”, pare non servi a nulla, se non a pulire un po’.
Il Ministero della Salute ha infatti chiarito che non esiste alcuna prova che dimostri che una pulizia straordinaria contrasti l’avanzata del virus, dato che questo si diffonde esclusivamente tra persone. Mentre gli scienziati ed i ricercatori stanno provando a dare le dovute risposte, le ipotesi che leggere online sono – per l’appunto – solo ipotesi, e non certezze.
Alcuni comuni (l’esempio più noto è probabilmente quello di Milano) hanno già avviato massicce campagne di pulizia straordinaria, considerate dunque assolutamente inutili, se intese come contrasto al virus. Tant’è che la varie ASP ed ASL locali si stanno attivando per sconsigliare ai vari sindaci di spendere denaro inutilmente: l’ASP di Catanzaro, ad esempio, l’ha fatto, mentre quella di Crotone no.
Se sarà stata un’operazione utile o meno, lo scopriremo solo vivendo. Per adesso, non ci resta che annotare che si tratta di un lavoro come tutti gli altri: pulita la strada principale, ogni vicolo e stada secondaria rimane sporco e non sanificato. Quale senso possa avere una “sanificazione” del genere, rimarrà un mistero.
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