L’atteggiamento antiscientifico è diventato una singolare costante nel dibattito politico, specialmente in periodo di campagna elettorale. I vari candidati – sia quando corrono da soli, sia quando sono supportati da apposite liste come quella delle 3V in corsa in Emilia – cercano di raccimolare dei voti alimentando spesso paure infondante, che tuttavia trovano un seguito nella popolazione: acque avvelenate, sottosuoli infarciti di chissà quale scoria indecifrabile, cieli imbottiti di veleni ed inquinanti… tutto fa brodo, andando ben aldilà della sacrosanta lotta per l’ambiente.
Anche a Crotone qualche candidato si è lasciato prendere un po’ la mano: nel corso di un accorato discorso ai suoi sostenitori, ha affermato di “voler far controllare l’acqua delle fontanelle”, riferendosi alle fontanelle di Senatore dove ogni giorno centinaia di crotonesi vanno a rifornirsi, perché, a suo dire, l’acqua che ne sgorga sarebbe “inquinata” e nessuno si prende la briga di controllarla.
È una storia vecchia, che si ripete sin da quando le fontanelle esistono e che si intreccia, purtroppo, a diversi episodi di chiusura dovuti proprio a valori difformi. Queste infatti sono state chiuse più volte negli anni (l’ultima volta è successo nel 2018) proprio a seguito dei controlli dell’ARPACAL, che hanno permesso di verificare la presenza di coliformi. Quindi, differentemente da quanto sostiene qualcuno, i controlli vengono effettuati, ed al minimo valore sballato l’erogazione dell’acqua viene interrotta.
Tuttavia, il dubbio rimane. Quell’acqua fa male? Si può bere? È sicura? Per risolvere il mistero (almeno per ora), sono andato semplicemente oltre ai proclami da campagna elettorale, acquistando due kit (questo e questo) per testare la potabilità dell’acqua. Mi sia permesso di ricordare che questi kit non sostituiscono gli esami di laboratorio, ma fungono come indicatori “di massima” per la potabilità o meno dell’acqua.
Il risultato, ovviamente, è per una completa potabilità. Nello specifico:
- Nitrati: non presenti;
- Nitriti: non presenti;
- Piombo: non presente;
- Pesticidi: non presenti;
- Coliformi: non presenti;
- Cloro: 0-2;
- Durezza: 120;
Un risultato pulito, dal quale traspare un’acqua perfettamente potabile così come certificato dagli stessi laboratori che effettuano le loro analisi. Perché allora creare allarmismo?
La campagna elettorale spesso non sa a cosa aggrapparsi, e vengono scomodati temi cliché basati sul dubbio e sull’incertezza. Certo, ad ogni personaggio che fa allarmismo dovrebbe corrispondere una risposta pubblica per smentirlo o meno: i cittadini che si riforniscono presso le fontane devono essere informati sulla reale qualità dell’acqua che bevono. Poi, se vogliono bere quell’acqua o preferiscono acquistarla al supermercato, deve essere una loro scelta.
Scelta libera ed informata, si spera.
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