Ieri sera, visti gli imponenti danni causati dal maltempo, ero certo che si sarebbero mobilitati in molti – come fortunatamente spesso accade – per organizzare raccolte fondi e aiuti per le località più dannegiate. Sorprendentemente, però, l’unico atto di solidarietà è stato rivolto verso Venezia, tramite un appello lanciato da Enrico Mentana direttamente su Facebook. Certo, la città di Venezia ha subito danni non indifferenti, e tutti si sono subito mobilitati per “garantire fino a 5000 euro ai privati“, e per fornire le prime stime dei danni, come i 40 milioni conteggiati sulle chiese ed il complessivo miliardo ipotizzato dal sindaco. mentre arrrivava già più di un milione di euro dalla Russia. Il tutto, subito dopo la beffarda situazione verificatasi nel consiglio regionale Veneto, dove l’aula consiliare è stata invasa dall’acqua appena due minuti dopo aver bocciato un emendamento sui cambiamenti climatici.
Tanto vale ricordare che Venezia è una città costruita sull’acqua. E che se la mareggiata “sale”, la città finisce inevitabilmente sott’acqua. Senza contare che è noto il fenomeno di “sprofondamento” della città, che si abbassa di circa un millimetro all’anno a causa del cedimento del suolo. Anche per questo, l’eccessivo allarmismo di questi giorni è quanto meno ingiustificato: Venezia è una città nata nell’acqua, e non ci si può stupire se le mareggiate invadono abitazioni private ed attività commerciali.
Potrei ora dunque iniziare con la solita retorica, dicendo che in Veneto la Lega governa da un decennio e che questi sono i risultati, o dicendo che una città che ti fa pagare 10€ un caffé non si merita solidarietà. Di che aiuto dovrebbe aver bisogno, una città dove la popolazione vuole l’autonomia dall’Italia? Con che faccia i politici che governano quei territori vanno in giro a chiedere soldi ad uno stato che offendono quotidianamente?
Ma il punto non è questo. Il punto è che mezza Italia è stata danneggiata dal maltempo. Si pensi alle terribili immagini di Matera, o di Porto Cesareo, per dire i due luoghi più citati in rete. Ma il maltempo di questi giorni ha fatto danni anche in tanti altri luoghi dimenticati, come a Bova Marina o a Licata. Anche qui ci sono stati danni per milioni di euro. Anche qui i sindaci hanno lanciato appelli, ed hanno chiesto aiuto. La sola differenza, è che il Sud non è il Nord. E mentre tutti si mobilitano per Venezia, al sindaco di Matera viene rigettata la richiesta di calamità naturale.
Nessun Iban verrà messo in diretta nazionale per aiutare i sassi materani, o le coste pugliesi, calabresi e siciliane. Non c’è solidarietà che tenga, per il sud. Perché é tristemente vero che esistono cittadini di serie A e di serie B. Ma anche di serie C.
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