Questa mattina, appena uscito di casa, ho notato subito una cosa che prima non c’era. E questa volta non si tratta di immondizia, mobili o ingombranti. Si tratta di un alberello.

A partire da ieri è iniziato il “ripristino” delle numerose aiuole ed aree verdi del lungomare cittadino. Le stesse aiuole che nel 2014 erano state “ripristinate” (o create dal nulla) con una buona dose di cemento, e che per anni sono state riempite solo di terra e argilla. Curate e gestite da volenterosi concittadini, oggi si vedono finalmente compiute nella loro interezza, e si apprestano ad ospitare un albero o un arbusto ciascuna.

Finalmente, viene da dire. Ogni albero aggiunto è di fondamentale importanza, ed in questa occasione si sta procedendo alla piantumazione di decine piante. Un’iniziativa pregevole e degna di nota, verso la quale pero non si può che fare una doverosa osservazione: i pini – anche quelli che noi definiamo “marini” – sono alberi dalle radici profonde e consistenti. Le aiuole in questione invece sono composte al massimo da 50, 60 centimetri di terra.

È facile prevedere che questi pini non cresceranno molto, e forse molti non sopravviveranno alla messa a dimora. Tuttavia, resta la gioia di vedere, dopo tanti anni, qualche operoso dipendente comunale che, finalmente, cura il verde pubblico, fino ad oggi gestito in modo nebuloso e poco chiaro.

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