Non prendiamoci in giro: a tutti capita di essere felici per una disgrazia capitata a qualche conoscente che non vediamo di buon occhio. Sel’é meritata, diremmo istintivamente, e pur cercando di giustificare la nostra soddisfazione e la nostra felicità, in fondo siamo realmente contenti.
Schadenfreude, direbbero in Germania. Ed è probabilmente la sensazione che provo in questi giorni, nel veder andare a rotoli quella che per mesi si è posta come la prima pagina satirica di Crotone. In pochi giorni, quasi tutti i componenti del team hanno abbandonato il progetto per fondarne uno tutto loro, dopo mesi di pubblicazioni a singhiozzo.
Sono contento, perché io stesso avevo constatato quel brutto clima presente all’interno del gruppo. Un clima viziato dalle misere ambizioni di un povero fesso, che ha creato solo danni in ogni progetto avviato, causandone la chiusura, uno dopo l’altro, come birilli. Un fallimento personale prima di tutto, delineato da un progressivo allontamento (come nel mio caso) ed abbandono (come nell’ultimo caso) di tutto il gruppo di lavoro.
La cosa non mi tange più, ma è sempre divertente vedere quelle persone che tanto hanno fatto per darsi un’aria ed un’immagine, ridursi a fare i commentini sui social. A farsi le frecciatine. A sparlare. Un clima di diffidenza che io già pagai, quando venni allontanato nell’indifferenza di tutti. Ma si sa, la convenienza lascia il tempo che trova.
Poche sono le cose certe nella vita. Tutto ha un inizio ed una fine, certo, ma è anche vero che la superbia arriva a cavallo e torna a piedi.
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