Già, il “piano di Dio”…

Tra le varie candidature curiose a Crotone, ne abbiamo una che spicca su tutte: quella di Giancarlo Cerrelli. L’ultra-cattolico “integrale ma non integralista” è candidato per il colleggio uninominale alla Camera con il centro-destra, e stando alle prime proiezioni godrebbe della maggioranza dei voti con un ampio 35%.

Cerrelli è una persona nota e rispettata in città, e gode di una buona considerazione anche da parte dei suoi “avversari” politici. Da tempo gestisce un blog ed una pagina facebook dai quali si sta spendendo in una moderata campagna elettorale, basata su temi che poco hanno a che fare con la politica. Temi cari all’elettorato cattolico, da tempo cavalcati dal presidente regionale dell’UGCI.

L’avvocato infatti ha notoriamente preso delle posizioni molto radicali su temi come le unioni civili, le adozioni gay, l’aborto e l’omosessualità. Temi assolutamente normali nella gran parte del mondo, ma che in una provincia piccola e priva di menti giovani assumono toni sinistri. Talmente sinistri che lo slogan del candidato è esemplare, dato che parla di “una società a misura d’uomo e secondo il piano di Dio“.

Già, niente poco di meno che “il piano di Dio”. Una presunzione colossale, quella di ritenersi consapevoli del piano di Dio, amplificata dal fatto che si vorrebbe applicare questo piano alla politica. Il giusnaturalista si basa sul suo personalissimo e parziale diritto naturale, senza tener conto del diritto positivo. Perché in fondo Cerrelli, come tanti altri, è convinto che solo ed esclusivamente quello in cui crede lui sia vero e giusto, e che dunque sia la via “naturale” da seguire.

Anche la sua, dunque, è una candidatura “acchiappavoti”: serve più che altro per far convergere l’elettorato su una figura gradita, che non esprime però idee politiche. Si limita a dirci che converge con i partiti con i quali si è schierato, che condivide le loro lotte ed i loro principi, e che loro sono gli unici a difendere certi “valori tradizionali”. E poco importa se gli si fa notare che nessuno dei suoi principali alleati li rispetta, questi valori tradizionali (come la famiglia): lui si limiterà a dire che la vita personale dei politici non gli interessa.

Eppure, della vita “degli altri” si interessa eccome. Come quando pretende di impedire un diritto come l’aborto, parlando della pratica come di “macelleria sociale“. O come quando parla di una cosa pericolosa come “l’omosessualizzazione della società“. E tanti altri sproloqui incollegabili alla politica, scoppiati e ben rappresentati da quel fattaccio del 2013, quando l’avvocato disse apertamente durante un talk show che l’omosessualità è un “disagio”, un “disordine”, beccandosi il soprannome di “omofobo”.

L’avvocato, naturalmente, parla di caso montato ad arte. Ma il video c’è. Le sue parole pure. Così come tutte le altre sue posizioni, ben documentate da decine e decine di post. E sapete una cosa? C’è anche quella gran fetta della popolazione “cattolica”, “timorata di Dio”, “integrale ma non integralista”, che gli da ragione. Che è disposta a votare per la Lega di Salvini, dopo gli anni di parole contro i meridionali, perché si trova d’accordo con un pensiero antico, vecchio, retrogrado e moralista.

Manca poco meno di un mese al voto, e per adesso Cerrelli non si è dedicato neanche un po’ alla campagna elettorale sul territorio. In fondo non gli interessa: lui è li per portare i voti al cdx. Non ha bisogno di fare programmi elettorali, perché a quelli ci pensano Salvini, Berlusconi e la Meloni. Loro fanno il grosso, lui si limiterà a ricordarci, ancora una volta, quanto ci sia di ingiusto, innaturale ed immorale nel comportamento di certe persone. E con questi discorsi circuirà tutto quell’elettorato che, in fondo in fondo, pensa le stesse cose. Tutte quelle persone cioè che, anziché pensare alla politica, pensano a giudicare ciò che fanno gli altri.

Vedremo come andrà. Nel frattempo, ricordiamo ai più religiosi che la Bibbia mette in guardia dagli impostori, ossia da coloro i quali sono “ingannatori e ingannati nello stesso tempo“. Ed una campagna elettorale basata sul “piano di Dio” è una presa in giro talmente ovvia che solo i fessi, i bigotti e gli ottusi non se ne accorgono.

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