Sta facendo particolarmente discutere quanto affermato ieri da Luigi Di Maio, in merito ad un presunto “rapporto” di criminali “importati” dalla Romania. Per comprendere la ridicola tesi, espressa con un post su Facebook, basta una rapida lettura:
L’Italia ha importato dalla Romania il 40% dei loro criminali. Mentre la Romania sta importando dall’Italia le nostre imprese e i nostri capitali. Che affare questa UE!
Siccome in Italia la politica non ha mai voluto far funzionare la giustizia, anzi molto spesso l’ha sabotata volutamente, noi stiamo attraendo delinquenti, mentre le nostre imprese scappano dove i sistemi giudiziari sono più efficienti: come in Romania!
Vi chiedo di ascoltare questi due minuti del Procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita per capire cosa hanno creato in Italia 20 anni di partitocrazia degli amici degli amici.
Basta non votarli più per far cambiare le cose.
Insomma, non solo un paragone improbabile, ma anche dei dati che sono incredibilmente facili da smentire. Il tutto infarcito dalla solita retoria squallida di chi vuole incolpare di tutto la politica, i sistemi e quant’altro. Insomma, una classica balla a cinque stelle.
Tra un’indignazione e l’altra, tra chi grida allo scandalo e chi invece cerca di ridimensionare il tutto, ci sono due aspetti da considerare, secondo me fondamentali. Il primo, è che Di Maio non ammetterà mai di aver detto una stronzata. Ridurrà la sua affermazione, la cambierà, la modificherà fino a storpiarla nel suo significato, fino a voler fare intendere che non era quello che voleva dire. Insomma, in qualche modo la sua frase finirà “strumentalizzata”, quando invece basterebbe ammettere l’errore e fare un mea culpa.
Il secondo punto è molto più importante. Di Maio non ha detto quelle parole tanto per dirle, perché aveva un pomeriggio noioso. Non credo proprio. L’affermazione di Di Maio è ben ponderata, anche al netto delle polemiche che stanno montando. Questo perché, sotto sotto, sono moltissime le persone ad essere daccordo con questo ragionamento: importiamo i criminali dall’est. Oggi è Romania, ventisei anni fà era Albania, e così via.
L’affermazione di Di Maio è tanto falsa quanto efficace. E’ la conferma di un luogo comune, radicato e certo nella popolazione. Nessuno andrà mai a vedere se davvero abbiamo importato il 40% dei criminali Rumeni, perché non è un dato importante al fine del discorso, discorso avallato da una percezione che fin troppo spesso ci trae in inganno (non solo per via delle tendenze politiche, ma anche per colpa della narrazione tossica che si fa di certi casi).
Di Maio è una persona furba: ha capito (come del resto tutto il M5S) che gli basta ripetere e dire ciò che la gente pensa. Nulla di nuovo nello scenario politico nazionale. Un povero nătâng.
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