Il nuovo sito del Comune di Crotone, online già dai primi di Febbraio, è stato finalmente presentato con tutti le novità annesse. Poche novità a dire il vero, basate principalmente su un nuovo aspetto e la possibilità di ottenere alcuni certificati direttamente da casa, senza dover andare all’ufficio Anagrafe.

Togliamoci subito i dettagli più tecnici: il CMS rimane FlexCMP, un completissimo sistema creato appositamente per i portali della pubblica amministrazione (con un costo che va dai 5.000€ ai 25.000€ all’acquisto, in base alle esigenze dell’ente ed ai moduli richiesti, e con un canone di “assistenza e manutenzione” annuo), al quale è stato aggiornato il tema, reso finalmente più moderno e di semplice lettura. Sono stati accorpati diversi portali, come Vivere Crotone, che adesso si presentano come aree tematiche di un unico sito. Insomma, il portale si presenta sicuramente più bello rispetto al suo storico predecessore.

Ma per il resto? Perché se è vero che l’occhio vuole la sua parte, non bisogna mai dimenticarsi della sostanza. Molto utile il “nuovo” servizio di certificazione digitale, sebbene diverse aree siano ancora in fase di attivazione (da diversi anni, in realtà). E’ comodo consultare la propria condizione, i calcoli di IMU e TARSU, così come è comodo ottenere alcuni documenti ed autocertificazioni direttamente in PDF sul proprio PC. Tuttavia, manca molto, molto altro.

Come già detto, il sito ha mantenuto il vecchio CMS, e con esso il suo archivio dal 2008 a questa parte. Purtroppo, la maggior parte delle Aree Tematiche continua ad esporre documenti e dati vecchi, obsoleti, superati. Insomma, le hanno fatte più belle da vedere, ma si presentano ancora vuote di contenuti, nella maggior parte dei casi. Trovare documenti ufficiali, programmi e progetti continua ad essere una cosa da addetti ai lavori. In soldoni, i contenuti delle varie pagine non sono stati aggiornati, a differenza della veste grafica: di per se, questo è un errore che tende ad invalidare qualsiasi bella presentazione.

E proprio sulla mancanza di documenti si incentra il discorso. Il sito del Comune di Crotone ha parecchi problemi con la trasparenza, specialmente quando si tratta di bilanci, organigrammi, nomine e compensi. L’elenco delle partecipate, ad esempio, non viene aggiornato dal 2014. E le più recenti novità, lette sui giornali e ufficializzate dall’ente, in alcuni casi non trovano alcun documento pubblico a cui fare riferimento. Tutto rimane piuttosto vago e nebuloso.

Attenzione, una doverosa distinzione: Procolo Guida sostiene che dal sito del Comune di Crotone sia addirittura sparita la sezione “Amministrazione Trasparente”, in piena violazione della legge sulla trasparenza. CrotoneInforma ci ha già abituato a numerose esternazioni sbagliate (vi ricordate la polemica della rotatoria?), ed anche in questo caso l’accusa è falsa: sul sito del Comune di Crotone è regolarmente presente un bottone che rimanda al portale ConTrasparenza, subito sotto al calendario. Infatti non esiste solo l’Albo Pretorio, ed i contenuti sono disponibili anche dopo i “15 giorni” indicati nel comunicato. Il problema non è la mancanza del bottone, bensì il mancato aggiornamento dei contenuti.

La mancanza di dati e documenti è una cosa seria, specialmente se manca uno storico. Mettiamo il caso di un’opera pubblica, approvata in via definitiva, ad esempio una rotatoria: se i documenti della sua realizzazione vengono pubblicati dopo un anno dalla sua consegna, chi ci garantisce che i costi riportati non abbiano subito modifiche? Come facciamo a sapere se questo lavoro sia stato svolto nel rispetto delle norme, dei tempi e dei costi? Non ci è dato saperlo, come non ci è dato sapere gli ultimi tre anni di bilanci delle partecipate.

E così via, dalla considerazione più minima a quella più grave. Mentre noi smanettoni siamo felici di poter accedere ad una prima area della banca dati del nostro Comune, non possiamo che augurarci un doveroso cambio di passo in merito alla pubblicazione di documenti di interesse collettivo. E’ quanto meno assurdo il fatto che solo alcuni giornalisti possano accedere, per amicizia, a determinati documenti che dovrebbero essere pubblici.

Come se non bastasse, ci si augura un miglioramento dei contenuti di numerose pagine, e, cosa ancor più importante, una risposta alle segnalazioni da parte del CED: vel’ho gia detto che Ugo Pugliese non è il 20° sindaco della città? Beh, il dato non è stato ancora corretto, e nessuno sembra intenzionato a farlo.

Insomma… il sito nuovo è bello, ma non è un bel vestito a fare una bella donna.

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