doppiacolpaContinuano le polemiche sulla vicenda dell’aeroporto. Oggi infatti il Presidente dell’ENAC Vito Riggio ha spiegato i motivi della decisione, confermando quanto detto in più post negli ultimi giorni. Ma al Sindaco ed alla sua coalizione la cosa non va giù. Inizialmente, si è indetto un Consiglio Comunale assolutamente inutile per il prossimo 31 Ottobre, una sorta di pezza. In serata poi è arrivata la dichiarazione di Nicodemo Oliverio (poi parzialmente rettificata), dove esterna per primo quello che è il pensiero di molti: è tutta colpa dell’incapacità dell’amministrazione. Non si è fatta attendere la replica de La Prossima Crotone: una replica che non ha smentito nulla, ma che ha solo attaccato. Una garanzia lampante di quella che è la prossima crotone, ossia la solita.

Appena un paio di giorni fa ricordavo che è ancora troppo presto per dare un giudizio sull’amministrazione. Tuttavia, questa vicenda dell’aeroporto sta assumendo dei tratti che abbiamo già visto con la questione dello stadio. In entrambi i casi c’è stata un sottovalutazione del problema, che è stato tralasciato, non affrontato, accantonato fino all’ultimo minuto. E, in entrambi i casi, si è sempre cercato di dare la colpa a qualcun altro. Un modus operandi che non è proprio un granché.

A questo punto, sebbene sia ancora davvero troppo presto per giudicare l’operato dell’amministrazione, è doveroso, per onor del vero, ammettere che le due prime “grandi questioni” sono state gestite in modo fallimentare. Due grandi flop: la stagione di Serie A avviata senza stadio, tra mille problemi progettuali e lavorativi; l’aeroporto abbandonato a se stesso, senza un controllo. E mai una presa di responsabilità. Insomma, tre punti cardine di ogni programma elettorale sono stati palesemente disattesi.

Quattro mesi su sessanta (cioè cinque anni di amministrazione) rappresentano poco meno del 7% del tempo a disposizione. Tuttavia, stadio e aeroporto arrivavano a pesare anche il 50% o più nel programma elettorale. Su una bilancia, saremmo più di la che di qua.

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