Lunedì 3 Ottobre è uscita una notizia ripresa da quasi tutti i quotidiani regionali: Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, perde consenso tra la popolazione. Una notizia di un certo peso, che afferma che la percentuale di gradimento del Presidente della Regione è ferma al 20%, mentre quello della giunta è messo anche peggio, al 15%. Percentuali scarsissime, che hanno alimentato fin da subito qualche dubbio.
Lo stesso Oliverio ha dichiarato: “Vorrei sapere chi lo ha ordinato questo sondaggio, perché non è stato chiarito, e poi vorrei capire su quali domande è stato realizzato. Non mi pare molto credibile.” A togliere ogni dubbio ci pensa oggi Il Crotonese, anche se cade lui stesso nella “trappola” editoriale, titolando: “Il sondaggio punisce Oliverio“. Un titolo falso, che viene smentito dallo stesso contenuto dell’articolo.
Subito sotto, leggiamo infatti che il sondaggio è stato condotto dall’agenzia SWG, “esperta” di ricerche di mercato, commissionata da Ig Editori Srl, gruppo editoriale che edita il quotidiano La Provincia di Cosenza. La modalità di realizzazione del sondaggio fa acqua da tutte le parti però. A partire da come è stato realizzato: “… attraverso interviste telefoniche su un campione di 800 cittadini calabresi maggiorenni.” Con quale criterio sono stati scelti i numeri? Con che principio di casualità? Che range ci sono, a livello di età, profilo lavorativo, scolastico ecc.? Quanti province/città/paesi ha interesato? E così via.
Ma il dato che invalida completamente il sondaggio è rappresentato dal numero del campione: appena 800 cittadini calabresi. Stando all’ultimo dato disponibile sul sito dell’ISTAT (riferito a Maggio 2016), in Calabria risiedono 1.966.722 persone (che a fine Settembre, periodo molto vago in cui si è svolto il sondaggio, saranno verosimilmente poco meno, osservando i trend degli scorsi anni). Quasi due milioni. Questo vuol dire che il campione di 800 persone rappresenta appena lo 0.04% della popolazione. Una percentuale risibile, per la quale nessun giornale serio si penserebbe di titolare che c’è una carenza di gradimento. Ma evidentemente da noi c’è carenza di giornali seri.
Ma torniamo al sondaggio. Quali sono state le domande poste agli intervistati? Appena due. La prima domanda chiedeva: “Quanto ritiene sia stato efficace l’operato dell’amministrazione regionale negli ultimi due anni?“, e l’85% degli intervistati (ossia 680 persone) ha risposto “Poco / Per niente efficace“, mentre il restante 15% (ossia 120 persone) ha risposto “Molto / Abbastanza efficace“. La seconda domanda chiedeva: “Quanto ritiene efficace l’operato del Presidente Oliverio?“, e l’80% degli intervistati (ossia 640 persone) ha risposto “Poco / Per niente efficace“, mentre il restante 20% (ossia 160 persone) ha risposto “Molto / Abbastanza efficace“.
Non sono state poste altre domande perché, come afferma la direzione della Provincia di Cosenza, non erano necessarie: bastano queste due per capire l’umore dei calabresi. A parte che, come abbiamo visto, questo è l’umore dello 0.04% della popolazione, più verosimilmente è successa un’altra cosa: il gruppo editoriale ha preferito mantenere bassi i costi della ricerca di mercato, ed ha preferito fermarsi sull’ordine di qualche migliaio di euro. Una ricerca più elaborata e complessa (quindi più attendibile e seria) può arrivare a costare anche diverse decine di migliaia di euro, e non tutti possono permettersela.
Insomma, una particolare arroganza da parte della redazione, che voleva praticare un affondo mirato, ed invece ci ha rimesso un po’ di credibilità. Un’arma a doppio taglio, questi sondaggi, sopratutto se fatti alla cazzo di cane, come in questo caso. Peggio ancora è la grande diffusione che hanno, senza alcuna analisi o verifica: tutti si limitano a ricopiare la notizia, che specialmente in casi come questi fa comodo. Ma si tratta di un finto scoop. Le pagine di giornali potrebbero essere riempite di molte, molte inchieste più serie, riguardanti nella fattispecie la regione.
Alcuni già lo fanno, ma evidentemente non è da tutti.
PS: un sondaggio del tutto simile lo sta conducendo il Corriere della Calabria in questi giorni, e tutti possono partecipare e votare.
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