E sul finire di questo caldo e moscio Agosto arriva una notizia attesa da molti, la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di AKREA, la società in-house che si occupa della raccolta dei rifiuti cittadini. Viene “ovviamente” riconfermato Rocco Gaetani come presidente, Pantaleone Telemaco Pedace e Erminia Longo saranno consiglieri. Il consiglio sindacale è composto da Maurizio Racco come presidente, Maurizio Macrì e Silvana Buscema come sindaci effettivi, Patrizia Suppa e Ada Filiberto come consiglieri supplenti.
Le storie di Gaetani e dell’AKREA si incontrano nel 2014, quando viene nominato per la prima volta presidente a seguito delle dimissioni di Salvatore Lucà. Lo stesso Gaetani aveva rinunciato all’incarico di presidente ad inizio Agosto, in corrispondenza del bando presentato dal Comune, attirandosi ulteriori critiche. Ieri, 29 Agosto, è lo stesso sindaco ad informarci della sua ri-nomina. Gaetani resta dov’è, con grande delusione di una buona parte della popolazione e diversi esponenti delle opposizioni che chiedono maggiore trasparenza.
Da parte sua, Pugliese cerca di dare un’ordine alle cose. In un comunicato pubblicato a poche ore di distanza della nomina, il sindaco ci spiega che la nomina “risponde ad una logica ben precisa che è quella di innovare senza stravolgere quanto finora fatto”. E’ un concetto che reggerebbe benissimo in un contesto sano, ma che è veramente poco applicabile in quello Crotonese. E’ ovvio e giusto, infatti, che si voglia mantenere una figura in quanto competente e portata, una figura che porta risultati non si manda a casa.
Tuttavia, i risultati scarseggiano. La città si ritrova ad affrontare almeno dal 2011 periodi di mancata raccolta dei rifiuti, combatte contro un cronico sovraffollamento della “discarica” (passata, nel frattempo, alla famiglia Vrenna), e si piazza negli ultimi posti per la raccolta differenziata. Il tutto, corredato da un’imposta sui rifiuti abbastanza alta. Lo stesso sito di AKREA non viene aggiornato, pensate voi, dal 2013. Insomma, sarebbe utile capire di cosa sia stato fin’ora, chiacchiere e progetti a parte.
Nessuno vuole mettere in dubbio le capacità di Gaetani, che assieme ad una buona organizzazione comunale può fare davvero molto (e noi lo speriamo, partendo dalla raccolta differenziata). Tuttavia, la sua nomina stride davvero molto con le promesse elettorali del sindaco, e riaccende quella triste ipotesi di un “patto” fatto tra Demokratici e PD per mantenere inalterato “ò sistema”. Una nomina “politica”, potremmo dire. Per ora, l’unica ad aver pagato il prezzo del cambio di sindaco è stata l’arch. Dominijanni, sostituita da De Martino. Per il resto, tutto tace.
Le voci girano. GIravano nel post-elezione e girano ora, fondendo quelli che sono i comuni meccanismi politici con le cattive abitudini locali. Certo è che l’immagine del PD ne esce sempre più danneggiata, dato che le cariche al suo interno continuano a remare nella direzione sbagliata, forse per errore forse volutamente. L’assemblea del partito è stata nuovamente rinviata, e l’idea sembra essere proprio quella di voler tagliare le ali.
Buon lavoro anche a Rocco Gaetani.
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