Se proprio qualche giorno fa vi ricordavo che la Calabria non è solo mare, beh, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. La Calabria infatti può vantarsi circa 800 km di costa, nei quali comprende quasi tutti i tipi di spiagge possibili: sabbia (a grana fine, grossa, scura, rossa, bianca ecc.), argilla, ghiaia e scogli. Per tutti i gusti.
Bagnata da tre mari, il Tirreno, lo Ionio e il Mediterraneo, la Calabria ha diversi nomi che identificano a grandi linee le sue coste, anche se spesso questa cosa non è nota neanche a chi ci vive. Ai nomi non corrispondono dei confini precisi, nonostante vi siano anche dei cartelli stradali che ne indicano l’inizio e la fine.
Indipendentemente poi dalle coste, ogni zona della regione ha delle sue particolarità. Alcuni paesi sono famosi in tutta Italia, ed attraggono ogni anno moltissimi turisti. Sono delle singolarità. Altre invece sono mete puramente turistiche, come le “maldive calabresi” (presenti in ogni regione) e quant’altro.
A grandi linee, possiamo dire che:
- Costa dei Cedri: si riferisce al lato Tirrenico della Provincia di Cosenza. Il nome deriva dalla numerosa presenza di alberi di cedro, importati quasi esclusivamente in quella zona della regione, come suggeriscono anche i nomi di alcuni paesi, come Santa Maria del Cedro o Cetraro. La presenza del frutto è anche un riferimento all’antica Calabria Giudaica, ossia quella parte della regione che ospitò una vasta popolazione Ebraica, tutt’oggi presente anche se in numero minore.
- Costa degli Dei: di cui una parte è nota come “Costa Bella“, si riferisce alla Provincia di Vibo Valentia, al cosiddetto “corno”. Il nome è in questo caso un’attribuzione moderna. “Dei” infatti non si riferisce ad antiche divinità, bensì al trattamento che si riceve, sopratutto dalle particolarità naturali del territorio, che favoriscono ampi cieli, tramonti “all’americana” ed una vista sulle Isole Eolie. Il tutto associato alle grandi spiagge ed alle coste frastagliate.
- Costa Viola: si riferisce ad una parte del lato Tirrenico della Provincia di Reggio Calabria. A darle per primo questo nome fù Platone, che rimase stupito del colore che le stesse acque assumevano ad una certa ora del giorno. “Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola, dando vita ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi, ad una visione sempre nuova”, scriveva.
- Costa dei Gelsomini: detta anche “Locride“, si riferisce ad una parte del lato Ionico della Provincia di Reggio Calabria. Come per i cedri, il nome deriva dalla massiccia coltivazione di piante di Gelsomino. La pianta venne introdotta nel 1928 per la produzione di profumi e olii, e da allora è diventata un elemento cardine del tratto di costa. Ancora oggi è possibile trovare numerosi boschetti di gelsomino anche in prossimità delle spiagge.
- Costa degli Aranci: si riferisce al lato Ionico della Provincia di Catanzaro. Anche in questo caso, il nome è dovuto alle ampie coltivazioni dell’agrume, non solo lungo i paesi della costa, ma anche nell’entroterra. Gli alberi sono piantati anche a ridosso delle spiagge, ed il loro profumo caratteristico non è difficile da sentire.
- Costa dei Saraceni: si riferisce alla Provincia di Crotone. Il nome è dovuto al fatto che il territorio Crotonese fu’ particolarmente soggetto alle invasioni dei “Saraceni”, spesso popolazioni provenienti dall’odierna Turchia, in maniera decisamente superiore al resto della Regione. Lungo tutta la costa infatti sono presenti resti e mausolei, oltre che numerose storie, riguardo alle continue invasioni via mare.
- Costa degli Achei: si riferisce al lato Ionico della Provincia di Cosenza. Il nome si rifà alla prima città magno-greca della Calabria, Sybaris, fondata nel 720 a.C. proprio da una colonia di Achei giunti nella regione, si pensa, per la prima volta. Al primo sbarco ne seguirono molti, molti altri, fino alla fondazione della ben nota Magna Grecia.
C’è da dire un’altra cosa: in tutte le coste troviamo grossomodo tutti i tipi di spiagge. Solo le spiagge di ghiaia o sassi sono una peculiarità della Calabria meridionale, principalmente del Reggino. Per il resto, troverete scarpate, pareti di roccia a strapiombo, sabbie infinite e scenari spettacolari in tutta la regione.
Era una precisazione doverosa da fare, dato che è iniziato Luglio 😉
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