Passano i giorni, e manca quasi un mese esatto alla votazione per il prossimo sindaco cittadino. La campagna elettorale è finalmente partita, e i vari candidati si stanno finalmente presentando in termini di programmi elettorali, idee e progetti.
I più celeri sono stati quelli del M5S, che hanno già presentato, oltre ai 24 candidati a consiglio comunale, anche il loro programma per la città. 43 pagine di idee, belle e condivisibili come al solito, ma pochi numeri e molti “potremmo”, “tentare” e “sensibilizzare”. Sempre meglio di nulla.
In settimana si attendono però i programmi dei principali sfidanti di questa partita, ossia del Partito Democratico, che con Rosanna Barbieri ha annunciato di voler rivoluzionare il comune, e della Prossima Crotone, l’insieme dei movimenti e dei gruppi di centro capitanati da Ugo Pugliese/Flora Sculco. Quest’ultimo gruppo era partito molto bene, e si era presentato in impeccabili termini professionali. “I fondi ci sono, allora state sicuri che sapremo come ottenerli e come utilizzarli“, disse la Cimino a MatchPol, a far intendere chiaramente una grande competenza non solo nel ricevere finanziamenti, ma sopratutto nel saperli impiegare ed impegnare per la città e per ciò di cui necessita.
Purtroppo però, quella che sembrava la Prossima Crotone ora come ora sembra più una Prossima Sconfitta. Il gruppo infatti si è palesato nella sua chiave anti-valloniana più che anti-pd, elemento di punta della politica della famiglia Sculco. Il carattere personale del “gruppo” ha preso il sopravvento sul reale panorama politico cittadino, e in ogni comunicato stampa ci si spreca nell’attaccare il pd, i suoi amministratori, il comune, i consiglieri… E’ diventato un programma contro l’attuale amministrazione, e non sulla città che verrà.
Lecito, per carità. Tuttavia, questa situazione ci preannuncia un possibile sindaco poco forte rispetto a chi sta dietro di lui. Questa cosa non rappresenta necessariamente un problema, ma, nella specifica situazione di Crotone, sta a significare la tanto attesa rivalsa della Sculco. Ed ora, si vede chiaramente, molto più di prima.
Questo atteggiamento, attaccato unicamente alla critica verso gli attuali governanti, non produce nulla di buono se poi non si ha nient’altro da dire. Se n’è accorto il M5S, che ha dovuto rivedere molti aspetti dal giorno del suo debutto. E deve accorgersene anche la Prossima Crotone, se vuole davvero a dar battaglia al PD e puntare ad un ballottaggio.
Altrimenti, se così non sarà, sarà solo una prossima sconfitta. L’ennesima, di uno dei tanti movimenti nati solo con l’intenzione e la volontà di criticare chi governa.
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