Finalmente, a poco più di un mese dalla data della primarie (mai svolte) e dopo diversi candidati presi in considerazione (ed una sfilza di rifiuti ricevuti), il PD Crotonese ha ufficializzato la candidatura di Rosanna Barbieri. In molti la stanno definendo la prima candidata a sindaco della città, ma non è così, dato che la prima fù Dorina Bianchi nel 2011. Tutt’al più, è la prima candidata proposta dal PD.
E’ un nome che sembra aver messo d’accordo tutti, anzi, una buona maggioranza del centro-sinistra locale. Dei piccoli malumori ci sono sempre, si sà, e adesso vedremo come verrà strutturata la lista dei consiglieri, che dovrebbe arrivare entro la fine del mese. La volontà di scegliere una donna era nota da tempo, ed il suo nome era uscito già prima dell’ultimo rifiuto da parte di Verri.
Si è conclusa così la prima vera tappa delle prossime amministrative, la selezione dei candidati. Inutile girarci intorno, i principali partiti saranno sicuramente Prossima Crotone ed il Partito Democratico, ma anche il Movimento 5 Stelle non è da sottovalutare, dato che ha la possibilità di prendere una buona fetta di voti. Se da un lato molti giornalisti sono convinti che Prossima Crotone passerà al primo turno (grazie anche all’armata di 192 consiglieri che ha già presentato, in 6 liste), sembra essere più probabile un ballottaggio, o comunque una situazione di poco distacco con il PD. La scelta femminile infatti risulta quanto mai strategica per accaparrarsi (o quanto meno provarci) una buona fetta di voti da parte di piccole associazioni locali, che da tempo reclamano un sindaco donna al comando della millenaria città di Crotone, ma anche per soddisfare una parte dell’elettorato cittadino.
Abbiamo dunque due professori ed un imprenditore. Ora che i nomi sono venuti fuori, diamo voce anche alle dicerie cittadine, ai principali timori dell’elettorato riguardanti ognuno dei candidati. Dato che a sentir parlare dal basso, non se ne salverebbe nessuno.
Partiamo allora dalla neoeletta Rosanna Barbieri. Indipendentemente dai meriti e dalla sua storia all’interno del partito, non gode di moltissima popolarità. Dirigente dell’Istituto Nautico Mario Ciliberto e Ispettrice del Ministero della Pubblica Istruzione, la professoressa è riuscita a passare nonostante alcuni timori esposti da un gruppetto storico del partito locale. Nonostante ciò, il principale pensiero negativo che le si rivolge è proprio quello di essere una nuova faccia, pulita, per la solita vecchia classe politica. La paura è che una volta al governo della città, questa esaudirà i desideri e le opere incompiute nel decennio Vallone, perpetrando una politica clientelare e di sopravvivenza. Pochi slogan per ora, piuttosto qualche promessa, come “nessun libro dei sogni” o la disponibilità “25 ore al giorno”, e ancora nessun progetto o programma.
Diretto avversario sarà Ugo Pugliese. Libero professionista, amante dello sport e dell’associazionismo, è una figura molto nota alla popolazione, vuoi per le sue presenze o per il suo mestiere. E’ descritto da tutti come una persona solare, felice, sorridente, calma, pacata, semplice, che ama davvero la sua città. Ma sopratutto, è descritto come uno che ci sa fare, che sa il fatto suo. Nonostante ciò, il primo pensiero negativo che gli si rivolge è proprio la mancanza di iniziativa personale, che di fatto sarebbe una sottomissione al programma della Sculco. Questa è forse la considerazione più complottistica di tutte, dato che in giro si pensa semplicemente che sarà l’estensione di volontà della famiglia Sculco. Molti gli slogan già diffusi, uno su tutti “un comune che funziona”, ma anche la certezza di “usare tutti i fondi, e usarli al meglio”, e l’affidamento ad “una squadra di professionisti”. Non molte promesse, a parte quella di mettere gente capace, ma qualche progetto è stato già annunciato sommariamente, come l’idea di un bacino di carenaggio, unico del Meridione. Il programma sarebbe in fase di stesura.
L’outsider invece è Ilario Sorgiovanni. Professore di Matematica e Fisica al Liceo Scientifico Filolao, è una figura piuttosto nota tra gli studenti ed i rispettivi genitori, ma sconosciuta a chi la scuola l’ha finita. E’ il superstite di un’ardua lotta interna del M5S locale, ma escludo volutamente le cattiverie uscite dall’interno del suo stesso partito. Concilia la sua battaglia politica ai suoi ideali, ed è convinto che una condizione imprescindibile sia la partecipazione popolare, unico elisir per riprendere la condizione della città. Nonostante ciò, il primo pensiero negativo che gli si rivolge è la mancanza di un pensiero su misura per la città. Viene infatti spesso additato come uno che segue molto la linea nazionale del movimento, ma che non sembrerebbe in grado di adattarla alle esigenze della città per cui concorre, limitandosi a propagandare i soliti temi dei 5 Stelle. Proposte, progetti, slogan e temi sono, in effetti, gli stessi del movimento nazionale.
Insomma, questo si dice per strada, in città. Vox Populi di una parte della popolazione, certo. Ma anche le idee di molte persone avanti con l’età, di molti giovani indecisi (e/o impreparati), di molti altri professionisti. Le principali cattiverie, e non i soliti vanti. Senza contare le dicerie sui partiti e sulle liste, sui quali non mi prolungo.
In sostanza, non ci si fida molto dei principali candidati. A parte la percezione di Sorgiovanni, che gode dello “scudo a 5 stelle”, e che dunque è considerato il più pulito di tutti, in generale tutti e 3 i candidati sono generalmente accusati, a priori, di essere incompetenti, collusi o marionette. Una percezione comune nella politica Italiana, che prende una strana piega a livello locale, e segna un distacco non indifferente della popolazione dalla scena politica. Un distacco che aumenta sia per disinteresse, sia per sfiducia.
Ho già dato qualche consiglio personale al sindaco che verrà, e sono sicuro che tutti condividereanno molti punti. Tuttavia, mi sento di aggiungere che il M5S sembra essere lontano da un possibile ruolo al momento, e non si sta impegnando più di tanto per ottenerlo. La partita, di questo passo, si giocherà verosimilmente tra PD e Prossima Crotone, che si, sono due facce storiche nella politica locale, ma lo sono nel 2016, anno in cui stanno per arrivare milioni ed in cui si avvieranno le nuove politiche Europee, progetti nazionali e locali.
Una qualunque consigliatura in un periodo economicamente più florido può segnare una svolta netta o un buco nell’acqua. A meno di due mesi dalle elezioni però, non abbiamo ancora nessun progetto o programma concreto, a parte qualche annuncio sporadico. Abbiamo però solo molti comunicati stampa (spesso frettolosi e inesatti), molte accuse, molti rinfacciamenti e giri di parole, da parte di tutti e tre i principali partiti.
Nulla di buono all’orizzonte, verrebbe da dire.
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