Lavori “lampo” sul lungomare di Crotone. Oddio, ci sono voluti circa 5 mesi di tempo, tuttavia, contro ogni aspettativa, i lavori sono finiti in tempo. Addirittura due giorni prima del previsto! Credo che per me come per tanti altri cittadini, non aver potuto fare un giro completo del lungomare sia stato un trauma. Figuriamoci per chi sul lungomare ci vive.
Cosa si fa dopo 5 mesi di dura astinenza? Inutile a dirsi, si va sul lungomare. A piedi? No, in macchina. Partendo dalla Margherita, e magari si arriva fino alla Casa Rossa. Nulla ripaga quanto un giro completo.
Dopo la gioia iniziale, partono i commenti. Il più gettonato pare essere “Sembra di stare su un ponte“, per via degli spazi tra il nuovo lastricato e il vecchio rivestimento. Subito dopo, arrivano le tagliate per l’aspetto. Ma l’avete visto? Rosa? È brutto, ma almeno possiamo di nuovo percorrerlo.
Le domande che ci poniamo sono sempre le stesse: durerà? Si allagherà alla prima pioggia? Si spaccherà tutto in più punto, fino a sembrare di percorrere una strada bombardata? Anche in questo caso, solo il tempo ci porterà risposta.
Come al solito, qualche fantasma ne approfitta per dire la sua, definendo il lungomare come la Corazzata Potemkin (per chi non ha visto la famosa scena di Fantozzi, “… una cagata pazzesca!“). È bene ricordare a queste persone, che il lungomare ha avuto bisogno di un restauro (solo uno?) a causa dei tanti errori commessi in fase di costruzione, come la scelta (incomprensibile) di non utilizzare delle griglie ferrate sotto la superfice. E tanto altro.
È vero. Non sono un amante delle cose particolarmente belle ed elaborate, ma effettivamente, a vederlo, il lungomare pare rovinato. C’azzecca poco questo misto di calcestruzzo e collante, ma come ci siamo abituati alle palle, ci abitueremo anche a questo.
Il lungomare aveva decisamente bisogno di questi lavori. L’inverno è lontano, ma non così tanto. C’è chi è pronto a giurare che ora non ci saranno più problemi di allagamento, mentre ci informa che sono pronti altri 800.000€ per ulteriori lavori. L’estate è alle porte, e vedremo come reagirà il nuovo manto.
Ci siamo già abituati ad una cagata pazzesca. Una? Ma che dico. A decine. Chi ha una certa età, forse potrebbe dire anche centinaia, chi lo sà. Ormai non ci stupiamo più.
Lascia un commento Annulla risposta