Oggi, 27 Novembre 2013, decade da senatore Silvio Berlusconi. Un giorno che rimarrà nella storia. E non verrà di certo ricordato come un avvenimento negativo, anzi! Finisce così una triste pagina della storia Italiana. Finalmente.
Oltre le sceneggiate alle quali abbiamo assistito, prevedibili e patetiche, una cosa mi ha particolarmente fatto pensare: si è parlato più volte di lutto della democrazia.
La democrazia non é quella cosa che si vuol far passare come giusta a prescindere. La democrazia é un gioco di numeri. Noi la conosciamo come la maggioranza, e fondamentalmente é solo questo. Non è necessariamente ne giusta ne sbagliata, ma é uno strumento asservito all’uomo.
A dimostrazione di ciò abbiamo moltissimi esempi. Non sono state poche le compravendite di voti. Il tutto per raggiungere un numero, necessario per intraprendere una via piuttosto che un’altra.
É così che un sistema potenzialmente valido va a farsi benedire.
La destra italiana ha sempre asservito la democrazia ai numeri, senza troppi problemi. La democrazia si presta a questi giochetti, e può essere un arma a doppio taglio, perché, come strumento, subisce l’uso da parte dell’uomo.
Proprio per questo motivo, non si può parlare di lutto della democrazia. Si dovrebbe parlare di un utilizzo errato, di mancata conoscenza, ma non di lutto. Se sparo a qualcuno, la colpa non può essere della pistola.
La democrazia viene usata come mezzo di espressione. Non é colpa della democrazia, non è lei che ha fatto decadere B, ma sono le persone, con i loro voti, a generare il risultato.
Berlusconi ci ha giocato per molto tempo. Non bisogna dimenticarsi tutte le volte che questo sistema gli ha letteralmente salvato il culo. Non bisogna dimenticarsi tutte le volte che ha usato questo strumento come più gli aggradava.
Lenin aveva ragione nel definire la democrazia come strumento perfetto, per il capitalista, per imporsi sugli altri, perché questo è stato il valore imposto a questo strumento.
Più che lutto, dovremmo preoccuparci di questo, e dare un nuovo senso di utilizzo a questo antico strumento, un nuovo peso.
Nessun lutto, solo il naturale susseguirsi degli eventi.
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