E siamo così giunti alla fine del nostro viaggio! È vero, l’articolo è molto lungo, ma credo che valga la pena spendere un po’ di tempo per leggerlo. C’ho messo diversi giorni a scriverlo, dato il poco tempo a disposizione, ma a leggerlo ci vuole molto di meno.

A cosa servono queste 4500 parole è più, divise in tutte queste pagine? A far conosce un po’ di più ciò che abbiamo nel nostro territorio. In questo caso, il soggetto della riscoperta era l’arte, il sapiente metodo di criptare messaggi e significati dietro tele e sculture, al fine di dilettare i più. La cosa non è molto gradita, e sopratutto non è molto sponsorizzata. Ma, come spesso accade in Calabria, le cose ci sono ma non si vedono.

Per andare a vedere queste opere, non si deve essere schizzinosi. Bisogna accettare il fatto che qui le cose non vanno come altrove, e che uno spiazzo libero, indipendentemente dal suo utilizzo, diventerà quasi sempre una discarica, o un pisciatoio (qualità che la piazzetta Mercurio ha entrambe). Inoltre, bisogna comprendere che qui l’arte non è una cosa necessaria, non è essenziale. Spesso è vista come un’affronto alla vita semplice, sopratutto quando è carica di messaggi nascosti. Ed una cosa che sembra superiore, non è mai ben vista.

E poi, con una buona dosa di autocritica, bisogna anche comprendere che qui l’arte, sopratutto quella contemporanea, non è di casa. Ci sono moltissimi pittori e scultori a Crotone, ma pochi sono “futuristi” o “contemporanei”. Molti sono artisti classici, semplici, attaccati morbosamente all’idea di dipinto del mare, di natura morta, o delle colline. Niente di più, niente di meno.

Il progetto Mare e Miti esiste, ed è stato portato avanti, senza avere segnali dalla popolazione. È passato inosservato, e quelle opere sono state, fino ad oggi, per lo più schernite e derise. Ma sono ancora li, e ci rimarranno ancora per un bel po’! Quindi, invece di lamentarci che da noi manca qualcosa, dobbiamo avere almeno la decenza di informarci prima di parlare. Che poi non sia molto, è vero, ma come si fa ad aggiungere opere d’arte in una città che non solo non le gradisce e non le comprende, ma spesso anche le distrugge?

A questo articolo, in futuro, ne seguiranno altri simili. Grazie per la lettura… anzi, buon per voi 🙂

Una risposta a “Le opere del Museo del Mare e dei Miti”

  1. […] Stessa sorte è toccata per anni alle poco note (e poco valorizzate) opere d’arte del Museo del Mare e dei Miti, istituzione locale ampiamente sconosciuta ai più. Quante volte, andando verso Capo Colonna, vi […]

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