Ceppo d'Ancora
Ceppo d’Ancora

Ceppo d’Ancora di Phaillos

Questo oggetto è un’antica ancora, con suscritte delle incisioni di tipo religioso. È stato ritrovato, con un colpo di fortuna, sulla spiaggia di Capo Cimiti, adagiato sulla sabbia, trasportato dal mare.

Dove?

Il pezzo originale è conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna.

La copia fù posizionata sul lungomare di Crotone, tra il Lido Tricoli (Ex Moby Dick, oggi La Cambusa) e l’edificio per l’Area Marina Protetta. Di fronte al New York.

Cos’era?

Come già detto sopra, era un’antica anfora, quando ancora non avevano la forma che oggi tutti conosciamo. Veniva legata ad una corda e lanciata in acqua, finché non si incastrava con qualcosa. Molto probabilmente fu persa in mare. Questa risale al 5° secolo a.C, ed è fatta interamente di Calcarenite. La particolarità dell’ancora è rappresentata dalle incisioni. Scritte interamente in caratteri Achei, possiamo leggere “A Zeus Meilíkhios; Phaíllos eresse“. Phaillos era un famoso atleta Crotoniate, e si pensa che lo Zeus chiamato in causa fosse un’antica divinità protettrice dei marinai.

Ed oggi?

Alla critica non è piaciuta molto l’opera, che è stata buttata giù a colpi di calci e spinte di gruppo, e dopo fatta sgretolare a furia di bombe e spranghe. Oggi della riproduzione resta solo il basamento tra i due edifici. Rimane solo il panorama sul mare e sulla costa…

Una risposta a “Le opere del Museo del Mare e dei Miti”

  1. […] Stessa sorte è toccata per anni alle poco note (e poco valorizzate) opere d’arte del Museo del Mare e dei Miti, istituzione locale ampiamente sconosciuta ai più. Quante volte, andando verso Capo Colonna, vi […]

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