unar
Il comando “unar”

Prosegue la mia esperienza con Trisquel, e sopratutto con l’idea di voler passare un mese esclusivamente a contatto con software free & open source, come vuole il progetto GNU.

Sebbene non stia riscontrando molti problemi nell’utilizzo quotidiano del mio PC, ogni tanto vengono fuori dei piccoli inconvenienti che già conosci, ma che non ricordi fino al momento in cui non ti si presentano davanti.

Mi capita spesso di scaricare qualcosa mentre navigo a casa, lontano da impegni di lavoro e scadenze. Anche perché a casa ho la possibilità di vedere/ascoltare quello che scarico 🙂

Quasi sempre i file sono archiviati, e quasi sempre lo sono nel formato .rar, che come ben sapete, è un’estensione proprietaria. Nel mondo linux da tempo è disponibile il pacchetto unrar-nonfree, che è comunque composto da codice proprietario. Per “noi puristi” c’è a disposizione il pacchetto unar!

Il suo nome completo è The Unarchiver, e nel 2011 ha raggiunto la fama, in quanto ha implementato la gestione degli archivi RARv3, permettendo a tutti gli utenti che cercano e utilizzano software libero di estrarre a palla tutti i loro archivi. prima di questa importante modifica, era già possibile utilizzare unar, ma non con gli archivi di “ultima generazione”, che restituivano diversi errori.

Installarlo è molto semplice, ed utilizzarlo anche. Se utilizziamo un sistema operativo debian-based, ci basta digitare dal terminale:

sudo apt-get install unar

L’installazione dura poco, e non occupa molto. Dopo, possiamo provare ad estrarre un archivio. Sempre da terminale, rechiamoci nella directory dove si trova il file e digitiamo:

unar nome_archivio.rar

E vedremo estrarre i vari file, uno ad uno, davanti ai nostri occhi 🙂

Da segnalare l’opzione -o che ci permette di scegliere dove estrarre i vari file.

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