Blocco del Castello di Carlo V
E’ facile apprezzare resti archeologici, anche camminando per strada.

Di solito da noi si fa ben poco per tutelare o incentivare il vasto patrimonio storico della città. Come abbiamo visto anche in altri articoli che ho pubblicato, come l’utilizzo di vecchi cannoni come ormeggi al porto, pare esserci un solo minimo comune denominatore in tutto quello che possiamo trovare qui a Crotone, ed in tutta la sua provincia. Lo possiamo chiamare abbandono, incuria, degrado, menefreghismo… forse però dovremmo inventare una nuova parola che racchiude tutti i termini, ci verrebbe più facile.

Fino a qualche tempo fa, non ne capivo il perché. Non vedevo alcun motivo nel lasciare tutto all’incuria del tempo. Non mi capacitavo delle scelte palesemente sbagliate prese. Finchè, vedendo quello che vedete anche voi nella foto qui affianco, non ho capito. Ho capito che sono un vero idiota, per il semplice fatto di non aver pensato come le eccelse menti che curano il patrimonio storico di Crotone.

Non solo ci è permesso di entrare nel Castello e di fare quello che vogliamo al suo interno, ma addirittura, in esclusiva per noi, ci è possibile vedere da vicino un vero e proprio “pezzo” di storia! In tutti i sensi! Come ho fatto a non pensarci fino ad oggi, rimane un mistero.

Scendendo da via Interna San Leonardo infatti, abbiamo a disposizione un museo a cielo aperto. Subito sotto le imponenti mura del castello, possiamo ammirare come è fatto un blocco di pietra, uno di quei tanti blocchi che compongono tutto il Castello. Per fortuna che, cadendo, si sia spaccato! In questo modo, possiamo osservare anche come è composto all’interno, come è stato fatto, le tecniche di costruzione. E ripeto, il tutto direttamente sotto il castello stesso! Il museo è aperto giorno e notte, e non bisogna pagare nulla per visitarlo. Effettivamente si trova in una zona un po’ scomoda, ma in fondo non c’è molto da guardare.

Per fortuna, quando questo imponente blocco di pietra è caduto, li non si trovavano ne macchine ne persone, neanche di passaggio. Chiudendo per un secondo il tono ironico dell’articolo, gente del posto mi informa che da quelle mura cadono spesso pezzi. Pietre più o meno piccole, frammenti di cornicioni e simili. Da anni e anni. E probabilmente non sarà questo blocco a far cambiare qualcosa. Ma un pezzo grande così, non era mai successo. E fin’ora, ha importato poco e niente. Che sia la volta buona per fare un controllino? O, seguendo la logica di sopra, lasciamo tutto nelle mani di Madre Natura e Padre Tempo?

Ah, dimenticavo! Il museo è aperto da circa due settimane, e rimarrà aperto fino a data da determinare. Affrettatevi a visitarlo! 😉

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