Aria cá t’aría e terra senza patrune

Questo detto non ha una vera e propria traduzione in italiano, per lo meno la sua prima parte. Letteralmente sarebbe:

L’aria tira e terra senza padrone

Ed è una traduzione un po’ forzata, dato che “t’aria” indica solo il fatto che c’è vento, ma si può usare anche come sinonimo di rinfrescare. Un esempio pratico può essere “vena ccà ca t’arii“, ossia vieni qui che c’è vento.

Nello specifico, il detto si riferisce alla libertá personale, al fare quel che si vuole. Letto in modo un po’ romanzato, l’aria corre libera sulla terra, che a sua volta non è di nessuno, non ha padroni. Nella quotidianità, è usato in senso negativo, come a voler dire fai quello che vuoi, ma anche ad intendere di non voler essere ostacolati nelle proprie scelte.

È discretamente usato nel Reggino, anche se ormai è una frase del passato, poco ricordata e usata dai giovani.

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